Compagnia di Assicurazione condannata ad un risarcimento quintuplo
Sette anni per veder riconosciute le legittime ragioni del danneggiato in sede di RC Auto
Corriere delle Alpi 05/01/2021
Un incidente come tanti che accadono nelle strade. I conducenti, d’accordo sulla dinamica, compilano e sottoscrivono la constatazione amichevole, rivolgendosi con fiducia ciascuno alla propria Assicurazione. I documenti sono corretti, la dinamica cristallizzata, l’iter per il risarcimento è spianato, sembra quindi vada tutto bene. Peccato che la Compagnia del danneggiato (in questo caso una telefonica) proponga un risarcimento esiguo rispetto alla realtà documentata. Il malcapitato automobilista allora prova la via della ragionevolezza stragiudiziale con la propria Assicurazione, ma non ottiene nulla. A questo punto, per difendere le proprie legittime aspettative, il danneggiato chiama in causa le due Compagnie e anche il conducente dell’altra autovettura. In sede di dibattimento, pur di non pagare quanto dovuto, le due Assicurazioni arrivano a contestare la dinamica del sinistro riportata nella constatazione amichevole. Il Giudice di Pace però non è dello stesso avviso e condanna la Compagnia a pagare cinque volte quanto proposto in prima battuta. Intanto però sono passati sette anni…
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